Installare un impianto di videosorveglianza in un condominio aiuta a sentirsi più sicuri in un ambiente frequentato da persone diverse, residenti e non, riducendo la possibilità di furti e atti di vandalismo.

Non occorrono richieste o permessi speciali, bisogna però prendere in considerazione la procedura e le regole da seguire per installare e gestire correttamente l’impianto dal punto di vista legale.

Perché installare un impianto di videosorveglianza

Sicurezza e prevenzione di furti, effrazioni e danni, i vantaggi principali, ma non bisogna dimenticare che un impianto di videosorveglianza permette di individuare la causa di eventuali incidenti: cadute negli spazi comuni, incendi, danneggiamenti involontari, aiutando a risolvere contenziosi su responsabilità e risarcimenti.

Inoltre, un condominio in cui la sicurezza è garantita da telecamere di sorveglianza già installate è più accattivante per potenziali acquirenti o affittuari degli appartamenti.

Requisiti per l’installazione di un impianto di videosorveglianza in condominio

Per poter installare l’impianto di videosorveglianza in un condominio è necessario che votino a favore la maggioranza dei partecipanti all’assemblea e che i loro millesimi sommati siano almeno 500.

Le spese per l’installazione (e la successiva manutenzione) del sistema di videosorveglianza condominiale vengono ripartite tra tutti i condòmini, in proporzione ai millesimi.

Le videocamere installate previo consenso dell’assemblea condominiale, dovranno essere orientate in modo da riprendere soltanto le aree comuni e in nessun modo quelle private dei singoli condòmini.

Quale tipo di impianto scegliere

L’impianto di sorveglianza ideale è quello che copre capillarmente la zona da controllare, senza interruzioni (telecamere dotate di batteria supplementare in caso di interruzione di energia elettrica), con immagini in alta risoluzione controllabili anche da remoto e registrabili. Può anche essere collegato a sistemi di allarme.

La tecnologia odierna permette di coprire tutte le esigenze, ma vanno valutate secondo le necessità reali del condominio, in modo da ottimizzare il rapporto prezzo-prestazioni.

Dove posizionare le telecamere per ottenere una sorveglianza efficace

L’installazione di telecamere nelle aree comuni e in prossimità degli ingressi principali o dei punti di accesso ai piani, ad eventuali corridoi, scale e ascensori, a vani accessori come cantine, box o terrazze comuni, permette di individuare sia il transito di estranei che i movimenti sospetti degli eventuali residenti.

Statisticamente, le aree più soggette ad atti vandalici, e quelle in cui i condomini sentono di più il bisogno di essere protetti, sono: le aree di box e parcheggi, l’accesso principale, eventuali cortili comuni.

Molto importante, oltre al posizionamento, è il tipo di telecamera: esistono telecamere che ruotano su 360° o in grado di riprendere movimenti nel buio grazie ai raggi infrarossi.

Il solo fatto di avere delle telecamere di sorveglianza visibili (difficili però da raggiungere e danneggiare!) ha un’azione deterrente nei confronti di vandali, molestatori e ladri di appartamenti.

L’alternativa sono videocamere nascoste ed un avviso ben visibile, comunque obbligatorio per legge, che dichiari che l’area è videosorvegliata.

Come gestire le immagini registrate dalle telecamere e a chi possono essere mostrate

Grande responsabilità si dà all’amministratore dello stabile, rappresentante dell’”Ente condominiale“, che designa la persona (ad esempio il portiere) e/o una società esterna che potranno visionare/cancellare le immagini fornite dalle telecamere, sia in tempo reale che filmate, e che saranno responsabili del trattamento dei dati.

È onere dell’amministratore anche dichiarare il tempo massimo di conservazione delle immagini: solitamente compreso tra le 24 e le 48 ore ma estendibile fino ai 7 giorni.

Le autorità possono bloccare la cancellazione se ritengono che queste possano essere utili per qualche tipo di indagine.

La lunghezza dei tempi di conservazione dei filmati devono essere espressamente giustificate e motivate dall’amministratore e indicati negli avvisi obbligatori posti in prossimità delle aree videosorvegliate.

Responsabilità e gestione dell’impianto di videosorveglianza in condominio

Visto il gran numero di responsabilità che l’amministratore del condominio affida a chi materialmente visionerà e gestirà l’impianto e le immagini, va da sé che la persona o l’azienda che se ne occupa deve poter fornire garanzie adeguate di affidabilità, discrezione e competenza. Nel caso di una società specializzata in questo tipo di servizio è prevista anche la stipula di un contratto che definisca compiti, obblighi e limiti.

In generale, se una ditta specializzata si occupa della gestione delle immagini, la stessa si occupa anche della manutenzione dell’impianto, in quanto potrebbe rendersi necessario accedere alle immagini delle videocamere, registrate o in corso di acquisizione.

La privacy dei condòmini

Alla luce di quanto detto, va da sé che in un sistema di sorveglianza condominiale ben strutturato, installato nel rispetto delle norme, gestito in modo responsabile, non esistono svantaggi legati alla privacy dei condòmini. Del resto, le regole definite dal garante sono poche, semplici e chiare, gli aspetti legali e normativi, validi a livello nazionale.

Conclusioni e consigli pratici per installare un impianto di videosorveglianza in condominio

Quale sistema installare e come gestirlo? Ecco una semplice check list con i punti chiave.

· Convocazione dell’assemblea condominiale e verifica dell’approvazione;

· Preventivo in base alle esigenze (dimensioni dell’edificio, numero di residenti, numero di accessi e altri punti chiave, tipologia di videocamere, ecc.);

· Accertamenti che non vengano inquadrate aree private;

· Identificazione del responsabile delle immagini;

· Definizione dei tempi di archiviazione dei filmati;

· Assicurazioni sull’utilizzo di software e password sicuri;

· Apposizione di apposita segnalazione nelle aree videosorvegliate;

· Designazione della società responsabile della manutenzione.

Per ulteriori informazioni non esitate a contattare lo studio di Mille Condomini ad Arcore.