Il condominio è un micromondo all’interno del quale vigono delle regole ben precise, che sono appunto fissate dal regolamento di condominio.

Questo stabilisce ad esempio quale comportamento tenere per garantire il decoro, ma anche come gestire le ristrutturazioni e gli interventi dentro e fuori le proprie abitazioni, compresi i terrazzi e gli spazi comuni.

Alla luce di questa premessa, si definisce abuso edilizio in condominio la realizzazione di un’opera o una struttura che contravvenga tutte le norme che sono state stabilite e sottoscritte dai condomini, che al momento della sua redazione o quando hanno acquistato o avuto in locazione l’appartamento hanno approvato il regolamento dello stabile.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, rientrano in tale categoria la costruzione di uno spazio esterno, di un patio, di un altro vano all’interno di un appartamento preesistente e via dicendo.

L’anomalia può essere evidenziata dagli altri condomini, portando a delle conseguenze anche piuttosto gravi per coloro che non hanno rispettato quanto previsto.

Quali sono le conseguenze dell’abuso edilizio?

Un abuso edilizio non è un reato da poco, anche se lo stesso è stato sottoscritto all’interno di un condominio.

Si parte da una sanzione pecuniaria che varia in base al tipo di abuso che si è perpetrato, fino ad arrivare a conseguenze penali che possono pregiudicare la posizione della persona.

Inoltre, se attuabile viene richiesto l’immediato ripristino dello stato dei luoghi così come erano prima dell’abuso, operazione che richiede tempo e denaro per il corretto smaltimento.

Anche se non si verificano queste conseguenze più estreme, un abuso edilizio in questo contesto rende molto più difficoltosi i rapporti tra i singoli condomini e genera degli attriti che poi sono complicati da superare.

Lo scopo di una sana gestione condominiale è mantenere il migliore equilibrio e fare in modo che la convivenza sia pacifica seguendo le norme che sono state condivise.

Come prevenire l’abuso edilizio?

Per prevenire un abuso edilizio dovuto all’ignoranza, è opportuno che il regolamento di condominio venga letto e conosciuto da tutti, sia nelle sue singole norme sia nella sua interezza.

Tuttavia, non di rado le persone cercano di aggirare le norme per trarre un vantaggio personale e pertanto è il condominio stesso che dovrà occuparsi di instaurare un opportuno strumento di vigilanza, che possa verificare che non avvengano non solo abusi macroscopici ma anche di poco conto.

È quindi possibile andare a nominare un comitato che faccia un rendiconto periodico circa lo stato dei luoghi e l’attuazione del regolamento, segnalando all’amministratore se sussistono dei comportamenti anomali che sono sfuggiti al suo controllo.

La figura dell’amministratore riveste quindi un ruolo chiave e non bisogna mai affidarsi a persone improvvisate, quanto piuttosto a professionisti del settore che sappiano come muoversi in questo variegato micromondo a sé che è il condominio, ricco di tensioni e parti in causa che possono in ogni momento creare destabilizzazione.

Come sanare un’opera abusiva in condominio?

Se si nota che all’interno del condominio è stata eseguita un’opera abusiva ma non è possibile ripristinare lo stato dei luoghi, il passo successivo è quello di trovare un modo per sanarla.

Sanare un abuso significa seguire un iter che porta all’ottenimento di un’autorizzazione a posteriori, pagando un importo come sanzione amministrativa e le spese per avere il documento.

Questo è possibile se anche tutti gli altri condomini sono d’accordo, valutando che magari una costruzione eseguita fuori dalla normativa può apportare in ogni caso dei vantaggi al decoro del palazzo.

Ad eseguire la pratica deve essere comunque un tecnico abilitato, che realizzi dei grafici e possa presentare la sanatoria al comune, fornendo copia di tutte le carte avute al condominio, in modo che le possa mostrare alle autorità competenti in caso di controllo.

La via più semplice rimane comunque quella della demolizione, perché l’iter potrebbe richiedere molto tempo per attuarsi se non si commettono errori nella sua presentazione.

Il ruolo dell’amministratore condominiale

La figura dell’amministratore di condominio è quindi centrale quando si parla del rispetto delle norme imposte dal regolamento.

Questo deve essere un preparato professionista del settore, che conosca la legislazione in materia e ne segua il mutamento, in modo da poter affrontare ogni anomalia e controversia nella maniera più consona.

Inoltre, deve essere in grado di vigilare sugli eventuali abusi, cercando di prevenirli piuttosto che constatarli a posteriori, quando poi la demolizione o la sanatoria sono strade di più difficile percorrenza.

L’amministratore deve sempre rimanere in contatto con i condomini e instaurare un rapporto diretto, così che non si generino incomprensioni del quale non è a conoscenza e si turbi l’equilibrio di tutto lo stabile.

Durante le assemblee l’amministratore deve accogliere le richieste dei presenti solo se fattibili, conoscendo a memoria il regolamento di condominio, che a sua volta deve essere stilato senza che si possano creare delle incomprensioni, quindi con un linguaggio molto chiaro e comprensibile per tutti, soprattutto per quanto riguarda gli abusi edilizi.

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