È essenziale massimizzare l’utilizzo degli spazi interni del tuo appartamento.
Non esiste una soluzione funzionale predefinita, ma piuttosto quella più adatta alle tue esigenze quotidiane e al tuo stile di vita in casa.
Puoi tranquillamente realizzare questi cambiamenti attraverso la modifica della planimetria del tuo appartamento, gestendo la progettazione e affrontando le questioni legali e burocratiche.
Cosa significa modificare la planimetria
La planimetria è la rappresentazione grafica degli spazi interni ed esterni della tua proprietà immobiliare a prescindere dalla tipologia.
La planimetria comprende anche il box auto, spazi esterni, cantine, terrazze e altri vani.
Modificarla significa sostanzialmente abbattere le pareti divisorie attualmente presenti in casa e sviluppare l’abitazione secondo una nuova concezione.
Sono tante le soluzioni da prendere in considerazione e in base a esse fare piccole modifiche o ristrutturazioni significative.
La differenza tra piccoli interventi per rivedere le caratteristiche del tuo appartamento e un lavoro di ristrutturazione significativo è tangibile soprattutto dal punto di vista burocratico e in fase di richiesta dei vari permessi.
Nel primo caso, sostanzialmente parliamo di edilizia libera, per cui non hai bisogno di permessi, mentre nel secondo caso devi presentare la CILA o la SCIA.
Valutare la fattibilità
Per farlo, è necessario aderire a una progettazione e pianificazione accurata.
Non sempre, infatti, è possibile modificare l’immobile come meglio credi a causa dei vincoli edilizi.
Ad esempio, se si tratta di una vecchia abitazione costruita con muri portanti, questi non possono essere abbattuti e modificati.
Inoltre, le variazioni le puoi fare purché non comportino modifiche sulle pareti perimetrali esterne dell’edificio.
Il posizionamento, le dimensioni, la tipologia e anche i colori delle finestre non possono essere variati.
C’è un amministratore di condominio che supervisiona il decoro architettonico di tutta la struttura condominiale, assicurandosi sempre che ci sia uniformità secondo quanto stabilito dal regolamento condominiale.
Poi ci sono vincoli edilizi relativi al piano regolatore comunale.
La soluzione migliore è rivolgersi a un professionista, come un architetto o un ingegnere, per valutare la fattibilità del progetto e evitare sanzioni e problematiche di vario genere.
Aspetti legali e burocratici
Quando si procede verso l’intervento di ristrutturazione dell’immobile inserito in un contesto condominiale ci sono due tipologie di situazioni da dover gestire al livello legale e burocratico.
La prima riguarda essenzialmente l’amministratore di condominio.
Se le opere riguardano la parte interna della tua abitazione e non compromettono in alcun caso il decoro dell’edificio, semplicemente devi informarlo tramite comunicazione scritta dell’inizio dei lavori.
Non hai necessità di richiedere un permesso all’assemblea condominiale oppure allo stesso amministratore.
Siccome però si trattano di interventi di ristrutturazione della zona interna del tuo appartamento, devi interagire con l’ufficio tecnico del comune territorialmente competente.
Con l’aiuto di un tecnico qualificato devi presentare:
- la CILA che va presentata se l’intervento rientra nella cosiddetta manutenzione straordinaria leggera oppure in caso di restauro e risanamento conservativo leggero
- la SCIA edilizia nel caso di una manutenzione straordinaria che riguardi le parti strutturali dell’edificio oppure nel caso in cui fosse necessario il permesso di costruire.
È sempre consigliabile affidarti ad un tecnico qualificato che deve produrre tutta la documentazione necessaria, allegando il progetto dell’intervento, la planimetria catastale con tanto di data di inizio dei lavori e quant’altro.
Progettazione e pianificazione
Dopo aver valutato la fattibilità, puoi passare al progetto vero e proprio con la pianificazione degli interventi che hai in mente.
Il consiglio è quello di pensare alle modifiche della planimetria con il supporto di un tecnico qualificato che ti possa dare ulteriori consigli.
È fondamentale che la progettazione venga sviluppata con l’intento di soddisfare al meglio il tuo stile di vita in casa e le tue abitudini.
Se, ad esempio, ti piace avere un ambiente unico tra cucina e soggiorno, allora dovrai abbattere le pareti che dividono i due spazi e gestire le eventuali differenze di pavimentazione.
È fondamentale che in questa fase tu proponga una pianificazione minuziosa e dettagliata per evitare possibili problemi durante l’intervento.
Inoltre, sono fondamentali le tempistiche perché ci sono dei vincoli relativi ai permessi e non solo.
Impatto sul valore dell’immobile
Un intervento di ristrutturazione che permetta di modificare la planimetria della tua abitazione, magari aumentando il numero di vani e rendendo il tutto ancora più funzionale e confortevole, ti permette di avere maggiore comodità e di aumentare il valore dell’immobile.
Questo aspetto è importante, sia che tu voglia venderlo o affittarlo.
L’aumento del valore lo puoi apprezzare concretamente quando il tecnico incaricato si occupa dell’aggiornamento catastale.
La rendita potrà aumentare in una percentuale rilevante a seconda delle modifiche apportate.
Modificare la planimetria della tua abitazione è dunque un investimento a medio-lungo termine che puoi ammortizzare anche in funzione di una possibile vendita futura.
La modifica della planimetria è un intervento consigliato, sebbene non secondario dal punto di vista finanziario.
Tuttavia, ti permetterà di sfruttare al meglio gli spazi secondo le tue esigenze.
Contatta Mille Condomini per maggiori informazioni.